Onorevoli Colleghi! - Vi è una contraddizione profonda che deve essere risolta al più presto: il turismo per l'Italia è un comparto produttivo trainante del sistema economico nazionale e una risorsa che caratterizza l'identità italiana, ma lo Stato non è conseguente perché non assicura a questo segmento della nostra economia adeguate agevolazioni di natura fiscale.
      A questa dicotomia si devono le oscillazioni del turismo italiano rispetto agli omologhi settori produttivi di altri Paesi (Germania, Spagna, Stati Uniti e così via) che, rispetto al passato, oggi riescono ad attrarre maggiori flussi di visitatori anche grazie a iniziative di sostegno e di promozione che in Italia mancano o sono insufficienti.
      Con la presente proposta di legge si intende dare un contributo in questa direzione, intervenendo in materia di imposta sul valore aggiunto, le cui aliquote in Europa, per quel che concerne il comparto turistico-alberghiero, sono in stragrande maggioranza inferiori rispetto a quelle vigenti nel nostro Paese.
      Nel concreto l'iniziativa si propone di abbassare l'aliquota su prestazioni, servizi e prodotti del turismo dal 10 al 4 per cento. Ci sembra una via lineare e concreta per dotare gli imprenditori e gli operatori economici «dell'industria del sole» di uno strumento molto solido ed efficace per far loro riguadagnare spazio nella competizione che in questo campo è veramente globale e si caratterizza come una competizione senza confini.
      Siamo certi che il Parlamento vorrà aderire concretamente a un'iniziativa legislativa che propone un provvedimento snello, coerente e atteso dalle categorie interessate.

 

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